Ricercatori svizzeri sviluppano un rivestimento touchscreen più economico
Risultati della ricerca sui sostituti ITO

Nell'aprile di quest'anno, l'istituto di ricerca svizzero "Empa", diretto dal Prof. Dr. Ayodhya Tiwari, ha annunciato un metodo di produzione più economico ed ecologico per rivestimenti trasparenti e conduttivi nel Settore dei PF. Come vengono utilizzati come cosiddetti TCO in tablet, laptop, smartphone, schermi piatti e celle solari.

Precedente processo di produzione molto complesso e costoso

Finora, il TCO (= Transparent Conductive Oxides), che consiste in una miscela di ossido di indio e stagno, è stato utilizzato principalmente nell'industria elettrica. Tuttavia, l'indio ha una forte domanda e un prezzo corrispondentemente elevato a causa della crescente scarsità di materie prime. Per questo motivo, la variante economica, l'ossido di zinco mescolato con l'alluminio, viene utilizzata sempre più frequentemente. Questo viene solitamente applicato a un substrato in alto vuoto mediante sputtering al plasma, che rende il processo di produzione ad alta intensità energetica, complesso e anche costoso. I ricercatori dell'Empa nel dipartimento "Film sottili e fotovoltaico" hanno ora sviluppato un metodo a base d'acqua che viene utilizzato per applicare uno strato TCO di sali di alluminio e zinco a un substrato senza vuoto.

Nuovo processo meno energivoro

L'ultima fase di produzione, la polimerizzazione dello strato TCO, è dovuta al metodo a base d'acqua che richiede meno energia rispetto a prima. Secondo i membri del team di ricerca, è possibile utilizzare substrati più sensibili al calore (ad esempio plastiche flessibili) perché il substrato non viene più riscaldato a 400 - 600 gradi come prima, ma solo a 90 gradi.

Non siamo gli unici a pensare che i risultati della ricerca sembrino interessanti. Secondo l'Istituto di ricerca dell'APEM, le parti interessate dell'industria sono già coinvolte. Quindi sono già in corso lavori per stabilire il TCO di Empa su larga scala. Se volete saperne di più, potete leggere il rapporto completo dell'istituto di ricerca con sede in Svizzera all'URL nel nostro riferimento.